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L’Armocromia non è Consulenza d’Immagine

La nostra esperienza ci conduce a dover fare una doverosa precisazione a chi vuole avvicinarsi alla Consulenza d’Immagine con intenti professionali.

Armocromia non significa Consulenza d’Immagine.

L’Armocromia è una tecnica, che parte dalla Teoria dei Colori, la quale costituisce una competenza importantissima – fondamentale – della Consulenza d’Immagine, ma non è la sola competenza di base che un consulente professionista deve utilizzare. Questo è certo.

“Armocromia” è diventata una parola di moda; se ne parla tanto, giustamente, ma spesso, tanto spesso, non a proposito. Si trovano anche online molte utili guide, che però non sostituiscono una “competenza scientifica basta sulla Teoria di Itten” – un vangelo – da unire però sempre a competenze pratiche di buonsenso, di non integralismo, secondo scelte personali, proprie di ogni consulente che abbia esperienza e che sappia intrecciare la lettura armocromica e valutazioni legate alla personalità e all’unicità della persona che sta cercando consigli -e schemi , perché no! – per valorizzare la propria immagine, di fronte a sé e di fronte agli altri. Sembra facile ma è complicato, serve preparazione. Seria.

Buoni articoli ci sono; ad esempio vedi: http://www.psicomoda.it/2019/09/armocromia-analisi-colore-5-errori-da-non-commettere-psicologia-della-moda-psicomoda-consulenza-immagine-estetica.html. Ma in giro c’è anche tanta superficialità. Pochi dicono che per fare bene l’armocromia e la consulenza d’immagine serve veramente una preparazione approfondita. Insomma: Consulenti d’Immagine di diventa con lo studio e con la pratica. Non ci si può improvvisare.

La Teoria dei Colori e le regole dell’Armocromia – fuori da ogni metodo rigido e codificato, al quale siamo assolutamente contrari – devono essere considerate piuttosto come delle tecniche importanti ma non esclusive delle quali il Consulente d’Immagine si avvale per aiutare il suo cliente a definire per sé immagine efficace, sia sul piano personale (agio e benessere) e sia sul piano professionale (la rappresentazione di sé di fronte agli altri). E queste sono due esigenze del tutto differenti, si badi.

In altre parole, la Consulenza d’Immagine – diversamente dall’Armocromia, che è solo uno strumento, si memorizzi – si configura in senso concreto come la messa a punto complessa di una strategia di comunicazione utile a raggiungere gli obiettivi di armonia e di immagine personale che ogni cliente si pone, peraltro in modo differente.

Questo dà al Consulente di Immagine che lavora per gli altri, per il professionsita cioè, una enorme responsabilità, basata su di una specifica preparazione; cioè: sulla conoscenza della teoria e del metodo, e sulla competenza che nasce dalla flessibilità figlia della pratica applicativa.

Oltre alla Teoria dei Colori, quali altre tecniche un Consulente d’Immagine deve padroneggiare?

Le tecniche che un Consulente d’Immagine deve saper padroneggiare in modo eccellente sono (almeno) queste: 

Studio del Body Shape

Studio del Face Shape 

Sviluppo verticale della Figura

Osservazione e interpretazione dello Stile

Tecniche di Camouflage

E successivamente, in direzione di un’applicazione della Consulenza d’Immagine alla realizzazione di un guardaroba equilibrato e di un’attivatà, magari, di personal shopping, occorre sviluppare capacità di…

Re-fashion (molto più del semplice analisi del guardaroba)

Vuoi sapere di cosa tratta ognuno di questi punti?

Chiaramente di ogni cosa spieghiamo, facciamo esempio ed esperienza nei nostri corsi. Seguici e ti illustreremo questi temi goccia-a-goccia in questo blog.

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